Annamaria Bernardini de Pace, noto avvocato matrimonialista dell’Italia di prima classe, scrive il giorno della vigilia di Natale un articolo su “il Giornale”, che non può non ricevere una risposta. In questo articolo, partendo dallo sfogo del Ministro Stefania Prestigiacomo, la Bernardini de Pace afferma che le donne, anche quando hanno potere, non sono in grado di gestire la loro femminilità e che seppur disposte a tutto per la carriera, non sono in grado di guadagnarsi la stima popolare nonostante strumentalizzino le lacrime per guadagnare consensi. Oltre a ciò l’articolo è pieno di attacchi gratuiti al genere femminile arrivando a definire scudo la gravidanza con cui le donne si sottrarrebbero ai loro doveri ed impegni professionali.
Non posso credere che una donna, una nota professionista nel campo legale, possa arrivare a dire ciò. E’ purtroppo vero che molte donne sono disposte a tutto per ottenere ciò che vogliono, ma non posso e non voglio credere che ci siano donne che possano strumentalizzare la cosa più bella al mondo, come la maternità, utilizzandola come alibi per non affrontare le proprie responsabilità.
Ritengo invece che troppo spesso sia al contrario la gravidanza vista dalla società come un handicap per poter portare avanti la carriera: una donna che ha un figlio non può lavorare, non può diventare qualcuno, perché la società ritiene che entrambe le cose non possano funzionare insieme. In quanto alle lacrime, mi permetto di ricordare all’Avv. Bernardini de Pace, che non si può giudicare la bravura di una persona, sia uomo o donna, per una debolezza, ma che talvolta dietro le lacrime si può celare la passione così intensa da non poter accettare compromessi diversi.
Qualcuno una volta disse che una donna deve essere brava il doppio per essere considerata la metà rispetto ad un uomo, allora forse se qualche donna ricorre ad escamotage non si può crocefiggere, ma solo dire che ha imparato dal genere che prima di lei ha avuto posti di potere.
Gli uomini , a quanto mi risulta, non sono per nulla esenti da compromessi, anzi. La politica, come qualunque ambito della società, non può fare discriminazioni in base a lacrime o maternità, ma valutare la persona per ciò che sa fare e costruire in vista di un obiettivo. Buon anno avvocato Bernardini, la prego rivaluti il genere femminile, in fondo se lo merita.
Claudia Bastianelli