“Classi pollaio” e tagli alla scuola statale sono gli obbiettivi
polemici di questo nuovo autunno caldo degli studenti medi, che stanno
ancora manifestando da Roma a Palermo, da Milano a Reggio Calabria, da
Brindisi a Gorizia. Il Psi – commenta la responsabile Nazionale Scuola
del Partito, Maria Squarcione – combatte una battaglia storica in favore
del sostegno alla scuola pubblica, battaglia che oggi, alla luce
dell’attuale situazione di profondo disagio che investe tutte le
componenti del settore scuola e della conoscenza, si rinnova
nell’adesione alla protesta e in concrete proposte di risanamento che
riguardano l’intero assetto attuale dell’istruzione primaria, secondaria
ed universitaria. Il governo deve capire che non è più eludibile la
necessità – osserva Squarcione – di rendere centrale la
questione-formazione nel suo complesso e che non è certo con le
“cariche” della polizia che può essere affrontata e risolta. È evidente
che la misure fin qui adottate mancano di quel necessario connotato di
priorità da attribuire al problema della formazione e dell’istruzione e
sono state perciò fattori determinanti per arrivare all’attuale punto
di non-ritorno di una criticità che - conclude l'esponente socialista -
non prevede prospettive di innovazione e crescita e tanto meno di
adeguamento a standard internazionali che ormai l’Europa ci sollecita in
ogni circostanza.
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