insopportabile e offensivo giustificare la violenza sulle donne

Trovo scandaloso la lettera-documento pubblicata in bacheca davanti a una chiesa di Lerici.

Scandaloso che ormai nel 2013 si assista ancora al tentativo di promuovere una cultura colpevolizzante nei confronti delle donne protagoniste di atti di violenza, in quanto “provocatrici”. In Italia ogni anno aumenta il numero di femminicidi, tanto che recentemente il Governo è stato richiamato a rispettare gli impegni assunti con l’Unione Europea e da anni le associazioni femminili stanno cercando di attenzionare in modo adeguato le istituzioni per far assumere maggiori impegni in termini anche di risorse per rafforzare gli interventi di prevenzione e protezione.


La violenza sovente inaudita, viene consumata tra le mura domestiche quindi tra familiari e riguarda indiscriminatamente tutte le fasce sociali. 
Si sta lavorando molto per creare le condizioni affinchè le donne denuncino gli atti di violenza e per promuovere nelle scuole e dentro le università una cultura del rispetto tra i “generi” nonché rete di protezione attive per le donne che hanno minori a carico. 
E’ insopportabile e offensivo dare una giustificazione a chi compie atti simili ancor di più se chi ha scritto la lettera è un rappresentante della cultura cristiana che dovrebbe promuovere l’amore. Forse è l’autore che dovrebbe fare una sana autocritica. 


Rita Cinti Luciani
responsabile nazionale pari opportunità PSI


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