Joyce Banda è la Presidenta del Malawi


Da sabato 7 aprile una donna, Joyce Banda ex vicepresidente, ha giurato ed è la prima Presidente donna di un Paese dell’Africa australe: il Malawi. Pedagogista, fin dagli anni 90’ si è impegnata a fondo per lanciare un programma teso a favorire l’istruzione femminile nel suo Paese fondando un’associazione che si occupa anche di infanzia in difficoltà. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in campo internazionale ed è stata anche ministra degli Esteri e del Welfare prima di assumere l’incarico di vicepresidente. Il secondo capo di Stato africano dopo la liberiana premio Nobel per la Pace 2011 Ellen Johnson Sirleaf. 
Quella di Banda è stata una successione un po’ travagliata come del resto sempre per le donne in politica, ma ieri dopo aver giurato ha presieduto il suo primo Consiglio dei ministri ottenendo il suo legittimo ruolo. Questo a confermare quanto spesso sostenuto, che in molti altri paesi compresa l’Africa le donne stanno assumendo ruoli di primo piano per quanto concerne i processi decisionali politici, sociali ed economici. L’auspicio è che anche l’Italia tragga insegnamento da quanto avviene nel resto del mondo e a parità di competenze e meriti dia alle donne il giusto ruolo. D’altra parte anche il nostro Presidente Napolitano l’ha auspicato pochi giorni fa. 
L’augurio a Joyce che possa continuare ad essere la paladina dei diritti umani attuando le giuste riforme per il progresso del suo Paese.

Rita Cinti Luciani
responsabile nazionale pari opportunità PSI

Il popolo ha premiato il coraggio e la tenacia di una donna: Aung San Suu Kyi



Il 13 novembre 2010 Aung San Suu kyi aveva festeggiato il suo primo giorno di libertà dopo di sette anni di arresti domiciliari. Oggi è stata eletta a kawhmu un luogo dove ancora non esistono i servizi primari come acqua e energia elettrica ma dove migliaia di persone l’hanno votata e hanno festeggiato la sua vittoria. Elezioni importanti perché potrebbero portare ad un cambiamento rispetto alle sanzioni inflitte alla Birmania nel contesto Internazionale. Un risultato importante che conferma non solo l’impegno e il coraggio di una donna premio Nobel per la Pace nel 1991, ma anche la possibilità di avviare riforme costituzionali nel Paese mettendo fine a decennali conflitti . Un Paese che ha imboccato una strada nuova, una donna che ha reso possibile una nuova speranza verso la democrazia. Congratulazioni On. Aung San Suu Kyi a nome di tutte le Donne Socialiste Italiane.

Rita Cinti Luciani
responsabile nazionale pari opportunità PSI