VOTA Le tue idee per la tua Italia

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Al via da oggi 31 dicembre  “Le tue idee per la tua Italia” on line, la consultazione nazionale del Psi che culminerà il prossimo 5 Gennaio dalle 10 alle 17.00 quando saranno predisposti gazebo collocati nelle vie e  piazze centrali di tutte le province italiane di cui pubblicheremo l'elenco il prossimo 4 gennaio.
E' stato predisposto un questionario da mettere a disposizione dei cittadini (potranno votare anche i sedicenni e gli stranieri con regolare permesso di soggiorno), che potranno esprimersi su temi come economia e lavoro, laicità e diritti civili, riforme istituzionali, giovani e istruzione, giustizia, beni comuni (ad es. introduzione della patrimoniale sulle grandi ricchezze con relativa abrogazione dell’Imu, Introduzione del termine “laico” nella Costituzione, Riconoscimento dello “Ius soli” per chi nasce in Italia, Progetto giovani con sostegnoa  chi studia con merito, microcredito a sostegno di chi ha perso il lavoro e riduzione della pressione fiscale su redditi da lavoro dipendente e pensioni). 


 
Il 5 gennaio 2013, giornata di grande mobilitazione per tutte le donne e gli uomini socialisti.
In una logica di partecipazione attiva dei cittadini alla gestione della “Cosa Pubblica” e quindi anche di partecipazione e coinvolgimento nella elaborazione dei programmi, il PSI promuove una giornata in tutte le piazze d’Italia per una consultazione che rafforzi il nostro impegno per rinnovare il Paese. “ Le tue idee per l’Italia” è un’iniziativa che consentirà alle italiane e italiani di indicare le idee prioritarie sulla base di una scheda disponibile presso sedi, circoli e gazebo. Abbiamo dato un grande contributo alle primarie di coalizione attraverso 630 comitati, vogliamo farlo anche ora perché i cittadini possano esprimersi sui temi del lavoro, diritti, fiscalità, scuola ecc. Si può votare anche on-line a partire dal 31 dicembre sul sito PSI. Le donne socialiste parteciperanno attivamente.

Rita Cinti Luciani responsabile nazionale pari opportunità PSI

insopportabile e offensivo giustificare la violenza sulle donne

Trovo scandaloso la lettera-documento pubblicata in bacheca davanti a una chiesa di Lerici.

Scandaloso che ormai nel 2013 si assista ancora al tentativo di promuovere una cultura colpevolizzante nei confronti delle donne protagoniste di atti di violenza, in quanto “provocatrici”. In Italia ogni anno aumenta il numero di femminicidi, tanto che recentemente il Governo è stato richiamato a rispettare gli impegni assunti con l’Unione Europea e da anni le associazioni femminili stanno cercando di attenzionare in modo adeguato le istituzioni per far assumere maggiori impegni in termini anche di risorse per rafforzare gli interventi di prevenzione e protezione.


La violenza sovente inaudita, viene consumata tra le mura domestiche quindi tra familiari e riguarda indiscriminatamente tutte le fasce sociali. 
Si sta lavorando molto per creare le condizioni affinchè le donne denuncino gli atti di violenza e per promuovere nelle scuole e dentro le università una cultura del rispetto tra i “generi” nonché rete di protezione attive per le donne che hanno minori a carico. 
E’ insopportabile e offensivo dare una giustificazione a chi compie atti simili ancor di più se chi ha scritto la lettera è un rappresentante della cultura cristiana che dovrebbe promuovere l’amore. Forse è l’autore che dovrebbe fare una sana autocritica. 


Rita Cinti Luciani
responsabile nazionale pari opportunità PSI


Squarcione (Psi): «La logica del concorsone deve essere superata»

Si è conclusa la prima giornata preselettiva per il concorso degli insegnanti, indetto dopo 13 anni di assenza. A superare il test – che prevedeva 50 domande alle quali rispondere in 50 minuti – è stato il 34,1%, ossia 11.092 candidati. Quattro le Regioni dove gli ammessi hanno superato la quota del 40%: Toscana con il 45,7%; Piemonte con il 43,4%; Liguria con il 41,2% e Lombardia con il 40,4%. In Molise si sono invece registrate le percentuali più basse, dove hanno passato la prova in 12 su 95 (12,4%), in Basilicata (21,2%), in Calabria (21,6%) e in Sardegna (26,7%). Il numero maggiore di prove svolte si è registrato in Campania (5.265, ammessi su partecipanti il 26,8%) e in Sicilia (4.651, ammessi il 27,1%). In totale sono 11.542 le cattedre a bando, 38 anni e mezzo l’età media dei candidati e 2.500 le aule coinvolte in tutta Italia per le prove di preselezione di stamane e domani. Su un totale di 321.210 candidati, 258.476 sono donne, i restanti 62.734 sono uomini e, molti di loro sono persone che attualmente fanno altri lavori e in molti casi non hanno mai insegnato. Maria Squarcione, responsabile nazionale scuola del partito socialista italiano, intervistata dall’Avanti! non ha dubbi: «La logica del concorsone deve essere superata poiché inidonea a valutare la capacità didattica».
Squarcione, cosa pensa del “concorsone” che ritorna dopo 13 anni?

Ritengo che la logica del concorsone debba essere superata perché non è idonea a valutare. Bisogna valutare la capacità didattica delle persone. E in Italia manca un percorso formativo idoneo. Esistono tecniche per la didattica, in Italia non ci sono programmi specifici. Sì, c’è il Tfa, il Tirocinio Formativo Attivo, che è un corso abilitante all’insegnamento, ma staremo a vedere. Resta comunque il bisogno di avere degli specialisti della didattica, per questo bisogna seguire un percorso informativo ad hoc. Dopo aver badato ai contenuti, ora si deve prestare attenzione all’insegnamento.