Sintesi convegno 28 marzo









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Doppio voto di preferenza obbligatorio alle elezioni ed anche nelle nomine di secondo grado obbligo di presentazione del curriculum per un uomo e una donna, questo per favorire la parità di genere e premiare il merito. Questa la proposta socialista sostenuta dal Segretario Riccardo Nencini al Convegno nazionale delle Donne Socialiste che si è svolta a Roma presso la Sala Roma Eventi .
Pari Opportunità, Welfare, Lavoro e Diritti Civili i temi trattati dalle relazioni che si sono succedute, ma anche dai numerosi interventi durante il dibattito.
Introducendo i lavori, Rita Cinti Luciani, Responsabile Naz. del Dipartimento Pari Opportunità ha sottolineato appunto la necessità di una partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini nei processi decisionali politici e pubblici. “ L’Italia ha investito poco sulle competenze delle donne, bisogna invertire la rotta con una maggiore rappresentanza. E’ un cambiamento che presuppone necessariamente la modifica di modelli sociali e culturali ma anche la necessità e il coraggio di attuare riforme vere, compresa la legge elettorale, che ridiano fiducia soprattutto ai giovani; troppe volte le leggi specialmente in materia di diritti si sono arginate in Parlamento”. 


Giovanna Miele Coordinatrice Regionale Lazio forte della sua esperienza personale di assistente psicologa, ha ribadito la necessità di mettere in campo risorse e politiche innovative dal punto di vista sociale nei confronti delle famiglie per far fronte al forte aumento di nuove povertà e di minori a rischio di emarginazione, aspetti che tendono a minare la coesione sociale. Paola Schiavulli Responsabile del Forum Donne Socialiste ha invece approfondito quello che per le donne nel lavoro è L’effetto soffitto di cristallo, la grande difficoltà a raggiungere livelli apicali nonostante le competenze proprio per gli innumerevoli stereotipi ancora troppo presenti nella società. Maria Rosaria Cuocolo Componente della Direzione Nazionale ha analizzato l’importanza di una riclassificazione dei bilanci pubblici secondo un’ottica di genere che dimostra quanto possano condizionare in positivo le risorse se investite in un’ottica di pari opportunità. Bilanci di genere quindi nelle Pubbliche Amministrazioni quale snodo fondamentale per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione dell’azione pubblica.
Numerosi e interessanti gli interventi che si sono succeduti. Giovanna D’Ingianna Imprenditrice e Logopedista ha illustrato la sua toccante esperienza con i diversamente abili, mettendo in luce la necessità di valorizzare al meglio in questo delicato settore il ruolo del volontariato. Rita Moriconi Consigliera Regionale E. R. ha ripreso il tema della violenza illustrando i dati in forte aumento e la necessità di rafforzare le reti di protezione con maggiori risorse per consentire alle tante che non hanno il coraggio di denunciare di trovare il giusto sostegno. Claudia Bastianelli Responsabile Naz. Giovani toccando i temi del lavoro ha ribadito la necessità di tutelare i diritti ma dare anche ai giovani risposte sul loro futuro con il giusto investimento e pari opportunità a tutto campo. Margherita Torrio ha portato la sua esperienza della Basilicata dove le donne nonostante l’elevata scolarizzazione sono spesso disoccupate e ha quindi evidenziato l’importanza dell’investire in formazione citando alcuni esempi concreti realizzati sul piano culturale come l’Università delle Donne. Daniela Larese Candidata a Sindaco in Prov. Di Belluno ha ribadito la necessità di un maggior ruolo delle donne sia nei partiti che nelle istituzioni anche attraverso i meccanismi delle quote. Infine Angela Massimino, Imprenditrice siciliana nel mettere in valore il numero di imprese femminili presenti sul territorio ha posto l’accento sul tema dell’accesso al credito ma anche la positività di un progetto da estendere chiamato “Madri e figlie”: l’esperienza delle imprenditrici avviate a fianco delle giovani.
La giornata si è conclusa con l’approvazione della proposta di introduzione della doppia preferenza obbligatoria, della proposta che anche negli enti secondari siano presentati doppi curricula (femminile e maschile), rendere il bilancio di genere una priorità nei programmi dei candidati alle prossime elezioni.

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