CONTRASTARE L'ESCALATION DEGLI ATTACCHI ALLA SCUOLA STATALE

di Maria Squarcione

Continua l'escalation dell'attacco alla scuola statale.
Non basta - afferma Maria Squarcione, responsabile nazionale scuola del Psi - averle sottratto risorse indispensabili; non basta averne decretato tecnicamente la chiusura, così come analisti certificano, nel giro di pochi anni a causa della scarsità delle risorse; adesso, per "mano" della Carlucci onorevole - non nuova a iniziative del genere (basti ricordare la figuraccia con gran parte della comunità internazionale di studiosi di Fisica a proposito dell'allora candidato alla direzione del CNR, Luciano Maiani) si intendono mettere all'indice i manuali di storia "comunisti", colpevoli di non esprimere un orientamento di valutazione soprattutto della storia recente gradito al governo.
L'aspetto repressivo- sottolinea Squarcione - espresso dall'attacco furioso alla legittimità dell'azione giudiziaria, si coniuga dunque con una dimensione preventiva che si concentra naturalmente sull'istruzione.
La violenta polarizzazione dello scontro, secondo la quale ogni iniziativa parlamentare di riforma è connotata "contro" una parte e non "per" il benessere della Nazione, alimenta quel clima da guerra civile strisciante - conclude l'esponente socialista - che è il vero problema da affrontare e che solo forze autenticamente democratiche e riformiste come il Psi possono contrastare. 

Donne che cambiano il mondo


Rita Cinti Luciani - Patrizia Marchetti

Unità d’Italia e donne protagoniste della storia di questo Paese è stato il filo conduttore dell’iniziativa che abbiamo promosso a Firenze (capitale dal 1865-1871) al Palacongressi il 26 marzo.
Particolarmente significativi ed emozionanti gli interventi, tutti al femminile, che hanno dato vita ad un confronto e scambio di esperienze per un concreto sviluppo della cultura dei diritti e delle pari opportunità.
Sono state tante le donne che hanno attraversato la storia, spesso in silenzio, combattendo pregiudizi e affermando idee per raggiungere l’emancipazione politica, economica e giuridica che oggi conosciamo. A loro sovente la storia non ha riservato posti d’onore, offrendo rappresentazioni parziali, perché la storia delle donne è contrassegnata da un’esclusione sociale che risale a tempi antichi e l’Italia è ancora troppo piena di storie di donne, taciute. Noi socialiste e socialisti vogliamo invertire la rotta.
Donne celebrate, altre sconosciute, madri, mogli, compagne, personalità importanti nei vari ambiti sociali, imprenditoriali, culturali, amministrativi, politici, istituzionali, comunque tutte straordinarie, che grazie al coraggio, alla passione e tanti sacrifici, hanno segnato storie quotidiane della vita italiana e internazionale, hanno contribuito al riconoscimento di diritti fondamentali.
Donne come Repubblica Garibaldi un’eroina ribelle, mirabilmente portata all’attenzione generale dalla prima relatrice del convegno, la scrittrice Genziana Ghelli, che attraverso il filo della memoria ha ricostruito la vita ricca di passioni ed ideali di questa protagonista del Risorgimento, probabilmente figlia naturale di G. Garibaldi.
Nada Giorgi, “la ragazza di Bube”, con il proprio intervento ha ricordato, negli anni della resistenza e del fascismo, l’impegno, la determinazione ed il sacrificio di tante donne per la difesa degli ideali di libertà e giustizia.
Mariella Magi Dionisi, vedova dell’agente Fausto Dionisi ucciso da Prima Linea, ha testimoniato il dolore, la solitudine e il coraggio di tante madri, mogli e figlie che hanno subito l’assurda violenza degli anni di piombo e l’impegno quotidiano perché la società “non dimentichi” le tante vittime innocenti di un periodo buio della storia italiana. Testimoni dell’Italia contemporanea sono state Elisabetta Cianfanelli, Assessore al Turismo, Pari Opportunità del Comune di Firenze, e Regina Schrecker stilista e rappresentante della Fondazione Bellisario in Toscana.
Due figure femminili di spicco del panorama amministrativo ed imprenditoriale attuale che hanno sottolineato quanto ancora siano troppo poche le donne con ruoli apicali in Italia e quanto sia necessaria una maggiore rappresentanza in tutti i settori della vita pubblica.
«Ogni amministrazione comunale italiana dedichi una via o una piazza a figure femminili che, pur non menzionate nei libri di storia, siano state protagoniste nella costruzione della nostra identità nazionale», è la proposta che il nostro segretario nazionale Riccardo Nencini,  ha lanciato a conclusione del convegno.
Anche la politica, secondo Nencini, deve compiere degli atti concreti per valorizzare il ruolo della donna ed i socialisti si impegneranno in questa direzione. «E’ notizia di oggi – ha detto a tal proposito il segretario – che l’assemblea regionale siciliana ha respinto una proposta di modifica della legge elettorale che introduceva la seconda preferenza di genere. In Toscana è stato presentato proprio dai socialisti un provvedimento analogo, che mira ad aumentare la presenza femminile nelle istituzioni, e ci auguriamo che questa regione possa dimostrare maggiore sensibilità rispetto a quanto avvenuto in Sicilia. Il PSI, ha concluso Nencini, si mobiliterà su scala nazionale affinché la parità di genere in politica non sia più un’utopia ma diventi una realtà concreta e consolidata”.

Legge 328: riforma mancata oppure opportunità da incrementare?

Se ne parlerà a Bologna il 2 aprile, nel corso di un incontro pubblico dedicato in particolare alle situazioni di iniquità - tuttora perduranti anche in Emilia Romagna - da parte di quei Comuni che continuano a pretendere dalle persone con disabilità o dalle loro famiglie una serie di "contributi", per usufruire dei servizi di trasporto e di assistenza domiciliare, oltreché dei cosiddetti servizi semiresidenziali e residenziali. Al convegno parteciperanno vari esponenti di associazioni di tutela della disabilità di Bologna e Provincia e alcuni dirigenti del Settore Socio-Sanitario della Regione Emilia Romagna (superando.it)

«I familiari di persone con disabilità e le associazioni di tutela della stessa - dichiara Daniela Mignogna, responsabile del Forum su Facebook Sindrome di Angelman Italia, recentemente riconosciuto anche dall'ORSA (Organizzazione Sindrome di Angelman) - ritengono ingiusti i comportamenti di molti Comuni i quali chiedono sempre più soldi per l’accesso ai servizi essenziali e non rispettano le leggi esistenti. Si tratta di una situazione di illegalità che passa tranquillamente fra l'indifferenza generale di tutte le forze politiche ed è ora che questo problema venga posto all'attenzione anche dei "nostri" vertici e soprattutto di quelli di Comuni  e delle Regioni».
«Mi riferisco - prosegue Mignogna - ai "contributi" che le Amministrazioni Comunali chiedono alle persone con disabilità o alle loro famiglie per usufruire dei servizi di trasporto, di assistenza domiciliare, oltreché dei cosiddetti servizi semiresidenziali e residenziali. In particolare va ricordato che il Decreto Legislativo 130/00 (articolo 3, comma 2) ha stabilito che per l'accesso ai servizi sociosanitari riguardanti le persone con grave disabilità si debba fare riferimento al solo ISEE individuale [l'ISEE è l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente, N.d.R.], cioè che non debbano essere conteggiati i redditi e i patrimoni dei familiari. A Bologna, però, questo ad esempio non succede e in generale nell'Emilia Romagna la situazione è ancora dibattuta e complessa».

Dall'evidenza di questi problemi, è nata dunque l'idea di promuovere il convegno intitolato E io?... Avrò cura di te? La Legge 328 ha compiuto 10 anni: una riforma mancata o una opportunità da incrementare? La parola a chi si occupa di disabilità, incontro pubblico che si terrà sabato 2 aprile a Bologna (Amadeus Hotel, Via Marco Emilio Lepido, 39, ore 15), con il quale affrontare - avvalendosi della presenza tra i relatori di esponenti di numerose associazioni di tutela della disabilità di Bologna e Provincia, oltreché dei dirigenti del Settore Socio-Sanitario della Regione Emilia Romagna - una situazione tuttora densa di problemi, iniquità e carenze. «Un momento di confronto - conclude Mignogna - che tenda soprattutto a portare alla luce i problemi delle persone disabili in ogni contesto della vita».
Da segnalare che oltre agli esponenti istituzionali, a rappresentare le associazioni, vi saranno tra gli altri Ermes Rigon, presidente del Forum delle Associazioni di Familiari dell'Emilia Romagna, Antonella Pini, presidente della UILDM di Bologna (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), Giuseppe Urbinati, vicepresidente dell'ANFFAS di Bologna (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), Edgardo Modelli, presidente provinciale dell'ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti Sociali e Civili degli Handicappati) e Danilo Rasia, presidente dell'Associazione Territoriale per l'Integrazione Passo Passo. I lavori saranno coordinati, introdotti e conclusi dalla stessa Daniela Mignogna. (S.B.)