Risoluzione di Rita Moriconi a sostegno dell' assistenza ai malati di Alzheimer

Emilia Romagna

La demenza senile è un problema sempre più , viste le prolungate aspettative di vita media che si aggirano attorno agli 80 anni per gli uomini e 86 per le donne. Spesso, poi, è peggiorata dal senso di solitudine, isolamento e stress psicologico cui sono esposti sia l'anziano che ne è colpito sia le persone che se ne prendono cura. Il "Rapporto europeo demenza" (2006) conferma che la maggioranza dei malati di Alzheimer è curato in casa (86%) e che solo una piccola minoranza è ricoverata in ospedale (10%) o in residenze specializzate (1%). Lo stesso rapporto, nel 2008, rileva che in media, in ogni famiglia con un malato, ci sono tre persone che lo assistono. Si può stimare che circa 19 milioni di europei siano direttamente o indirettamente interessati dalle demenze.

Alla luce di tutto ciò il consigliere regionale del PSI Rita Moriconi ha presentato e discusso una risoluzione alla Giunta Errani, nella quale evidenzia come sia assolutamente necessario che la Regione sostenga le attività delle associazioni presenti sul territorio. In particolare Moriconi chiede: che sia mantenuta alta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni alle tematiche della malattia; che l’amministrazione si attivi nel fare una indagine sui reali bisogni delle famiglie che hanno un malato in casa; che vengano fornite garanzie sul fatto che siano mantenuti e migliorati gli standard attuali di diagnosi e presa in carico dei pazienti puntando, anzi, ad una diagnosi sempre più precoce al fine di ottimizzare gli interventi terapeutici e il percorso del malato e della famiglia anche attraverso il mantenimento e l’ampliamento dei presidi domiciliari di appoggio e sostegno alla famiglia.

“Rimane punto fondamentale, poi, - spiega Rita Moriconi - per affrontare questo complesso tema, creare occasioni di confronto e un dialogo continuativo con le Istituzioni, ed in particolare con la Regione Emilia-Romagna, sul tema delle demenze e delle politiche e dei servizi a sostegno dei soggetti portatori di demenza e delle loro famiglie. Se l'aspettativa media di vita è in continua crescita è del nostro prossimo futuro che stiamo parlando ed al nostro futuro che stiamo pensando. Allo stesso modo pensiamo al futuro dei nostri figli che un giorno dovranno occuparsi di noi e per questo non vogliamo che siano lasciati soli ma che possano essere supportati da una rete di sostegni e di strutture che non li facesse sentire soli”.

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