I° convegno nazionale a Firenze su donne e unità d'Italia
«Ogni amministrazione comunale italiana dedichi una via o una piazza a figure femminili che, pur non menzionate nei libri di storia, siano state protagoniste nella costruzione della nostra identità nazionale».
È la proposta che Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, ha lanciato nel corso della manifestazione “Le donne protagoniste della storia d'Italia” svoltasi questa mattina al Palacongressi di Firenze.
«Italia – ha detto Nencini – è sostantivo femminile. Senza le donne, il loro coraggio, la loro passione e le loro emozioni non saremmo quello che siamo diventati. Dal Risorgimento all'Italia di oggi, passando per la Resistenza e gli anni di piombo, le donne sono state protagoniste nella costruzione dell'identità nazionale. Donne celebrate e donne sconosciute, esponenti di spicco della cultura, del lavoro, della politica, delle istituzioni, ma anche madri, mogli, compagne che hanno segnato storie quotidiane, senza ribalta eppure indispensabili».
Dopo il saluto di Patrizia Marchetti, della segreteria nazionale del Psi e l'introduzione di Rita Cinti Luciani, sindaco di Codigoro e responsabile nazionale pari oppportunità del Psi il convegno si è sviluppato con una serie di interventi tutti al femminile: la scrittrice Genziana Ghelli, che ha ricordato la figura di Repubblica Garibaldi, la figlia dell'eroe dei due mondi; Nada Giorgi, “la ragazza di Bube”; Mariella Magi Dionisi, vedova dell'agente Fausto Dionisi ucciso da Prima Linea; la stilista Regina Schrecker; Elisabetta Cianfanelli, assessore al Comune di Firenze.
«Donne coraggiose, donne “eretiche” e disubbidienti, anticonformiste, donne che fin da giovanissime – ha ricordato Nencini – hanno sperimentato difficoltà di ogni genere per poi trasformarle in opportunità di successo e di rivincita verso ciò che la vita aveva loro tolto».
Anche la politica, secondo Nencini, deve compiere degli atti concreti per valorizzare il ruolo della donna ed i socialisti si impegneranno in questa direzione. «E' notizia di oggi – ha detto a tal proposito il segretario socialista – che l'assemblea regionale siciliana ha respinto una proposta di modifica della legge elettorale che introduceva la seconda preferenza di genere. In Toscana è stato presentato proprio dai socialisti un provvedimento analogo, che mira ad aumentare la presenza femminile nelle istituzioni, e ci auguriamo che questa regione possa dimostrare maggiore sensibilità rispetto a quanto avvenuto in Sicilia. Il Psi – ha concluso Nencini – si mobiliterà su scala nazionale affinché la parità di genere in politica non sia più un'utopia ma diventi una realtà concreta e consolidata».
È la proposta che Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi, ha lanciato nel corso della manifestazione “Le donne protagoniste della storia d'Italia” svoltasi questa mattina al Palacongressi di Firenze.
«Italia – ha detto Nencini – è sostantivo femminile. Senza le donne, il loro coraggio, la loro passione e le loro emozioni non saremmo quello che siamo diventati. Dal Risorgimento all'Italia di oggi, passando per la Resistenza e gli anni di piombo, le donne sono state protagoniste nella costruzione dell'identità nazionale. Donne celebrate e donne sconosciute, esponenti di spicco della cultura, del lavoro, della politica, delle istituzioni, ma anche madri, mogli, compagne che hanno segnato storie quotidiane, senza ribalta eppure indispensabili».
Dopo il saluto di Patrizia Marchetti, della segreteria nazionale del Psi e l'introduzione di Rita Cinti Luciani, sindaco di Codigoro e responsabile nazionale pari oppportunità del Psi il convegno si è sviluppato con una serie di interventi tutti al femminile: la scrittrice Genziana Ghelli, che ha ricordato la figura di Repubblica Garibaldi, la figlia dell'eroe dei due mondi; Nada Giorgi, “la ragazza di Bube”; Mariella Magi Dionisi, vedova dell'agente Fausto Dionisi ucciso da Prima Linea; la stilista Regina Schrecker; Elisabetta Cianfanelli, assessore al Comune di Firenze.
«Donne coraggiose, donne “eretiche” e disubbidienti, anticonformiste, donne che fin da giovanissime – ha ricordato Nencini – hanno sperimentato difficoltà di ogni genere per poi trasformarle in opportunità di successo e di rivincita verso ciò che la vita aveva loro tolto».
Anche la politica, secondo Nencini, deve compiere degli atti concreti per valorizzare il ruolo della donna ed i socialisti si impegneranno in questa direzione. «E' notizia di oggi – ha detto a tal proposito il segretario socialista – che l'assemblea regionale siciliana ha respinto una proposta di modifica della legge elettorale che introduceva la seconda preferenza di genere. In Toscana è stato presentato proprio dai socialisti un provvedimento analogo, che mira ad aumentare la presenza femminile nelle istituzioni, e ci auguriamo che questa regione possa dimostrare maggiore sensibilità rispetto a quanto avvenuto in Sicilia. Il Psi – ha concluso Nencini – si mobiliterà su scala nazionale affinché la parità di genere in politica non sia più un'utopia ma diventi una realtà concreta e consolidata».
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