“Uninominale, mattarellum, tedesco o porcellum, ma la legge elettorale non si può declinare solo al maschile”.
E’ il commento, Pia Locatelli, esponente del Psi e presidente dell’Internazionale socialista donne.
“Se si ricomincia a discutere seriamente di legge elettorale, - prosegue Locatelli - bisogna affrontare il nodo della presenza femminile nelle liste e una strada è quella seguita dalla regione Campania per le regionali. Sulla doppia preferenza c’è ora il sostegno importante della ministra Carfagna che ha appena scritto alle promotrici dell'appello per la 'doppia preferenza', annunciando il suo ‘massimo impegno’ pieno e consapevole’ ‘nel perorare la causa di una vera e piena partecipazione delle donne alla vita delle istituzioni rappresentative. La sentenza del 14 gennaio 2010 n.4 della Corte Costituzionale, - scrive ancora la ministra per le Pari opportunità - ha legittimato la legge della Regione Campania che prevede la doppia preferenza di genere. L'esperienza da me personalmente vissuta come capolista nelle ultime elezioni regionali, e gli evidenti risultati conseguiti, dimostrano che questa è la strada da percorrere per riequilibrare situazioni di partenza gravemente disomogenee’. Dunque – conclude Locatelli – visto che si parla di legge elettorale e che c’è un modello concreto a cui fare riferimento, per una volta le donne facciano sentire la loro voce, tutte assieme senza differenze di schieramento”.
E’ il commento, Pia Locatelli, esponente del Psi e presidente dell’Internazionale socialista donne.
“Se si ricomincia a discutere seriamente di legge elettorale, - prosegue Locatelli - bisogna affrontare il nodo della presenza femminile nelle liste e una strada è quella seguita dalla regione Campania per le regionali. Sulla doppia preferenza c’è ora il sostegno importante della ministra Carfagna che ha appena scritto alle promotrici dell'appello per la 'doppia preferenza', annunciando il suo ‘massimo impegno’ pieno e consapevole’ ‘nel perorare la causa di una vera e piena partecipazione delle donne alla vita delle istituzioni rappresentative. La sentenza del 14 gennaio 2010 n.4 della Corte Costituzionale, - scrive ancora la ministra per le Pari opportunità - ha legittimato la legge della Regione Campania che prevede la doppia preferenza di genere. L'esperienza da me personalmente vissuta come capolista nelle ultime elezioni regionali, e gli evidenti risultati conseguiti, dimostrano che questa è la strada da percorrere per riequilibrare situazioni di partenza gravemente disomogenee’. Dunque – conclude Locatelli – visto che si parla di legge elettorale e che c’è un modello concreto a cui fare riferimento, per una volta le donne facciano sentire la loro voce, tutte assieme senza differenze di schieramento”.
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