L’Esecutivo Regionale del Partito Socialista, su proposta del membro della Direzione Nazionale Claudia Bastianelli, riunitosi il giorno 23 settembre 2010, ha approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno:
“Il rispetto dei diritti umani è da sempre al centro della politica del Partito Socialista, in ogni ambito della società civile, dalla tutela delle minoranze, alla tutela dei diritti di genere. Fedeli a quanto previsto dal quarto capitolo del manifesto del PSE, People First, e a quanto disciplinato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il nostro Partito si impegna ad ogni livello territoriale e nazionale a veicolare nel miglior modo possibile, ogni comportamento idoneo a permettere la consapevolezza della società civile e prendere dunque le difese di tutti quei soggetti ai quali vengono negati tali diritti
In base a ciò, il Partito Socialista Umbro, ritiene necessario intervenire su quanto sta accadendo in Iran alla giovane Sakineh, e alla recente esecuzione della pena capitale di Teresa Lewis nello Stato americano della Virginia, ricordando che tali crimini riguardano purtroppo tante altre donne di cui, però, non siamo a conoscenza a livello internazionale.
La pena di morte rappresenta un orrore della società contemporanea ormai non più accettabile in alcun Paese, la lapidazione rappresenta forse la forma peggiore di applicazione di tale barbarie. Troppe donne, soprattutto nei Paesi Islamici, rimangono vittime di lapidazione condannate da sentenze arbitrarie e per reati, quali ad esempio l’adulterio, che nella gran parte del mondo occidentale rientrano nella sfera delle libertà di autodeterminazione.
Le pratiche violente che vengono inflitte sulle donne come la pena di morte tramite lapidazione oppure l’infibulazione o l’imposizione di indossare il burqua, non sono rappresentative di una particolare forma religiosa, ma costituiscono una forma di oppressione patriarcale che ha come unico scopo quello di annullare il corpo e l’anima delle donne e di far si che, nascoste dietro un velo quadrettato, non osino mai ribellarsi, ma continuino a vivere nel ghetto che qualcun altro ha costruito per loro. Il Partito Socialista dell’Umbria, in collaborazione con il Partito nazionale ed in conformità con la comunità internazionale, ha intenzione di continuare a tenere alta l’attenzione sul caso di Sakineh, consapevoli che la difesa di questa donna equivale alla difesa della democrazia, di tante altre vittime e soprattutto alla difesa della figura della donna, obiettivo che ciascun Paese civile dovrebbe perseguire, anche gli Stati Uniti d’America.”
Aldo Potenza Segretario Regionale Partito Socialista
di Daniela Mignogna. Lettera all' Onorevole Giovanardi
Gentile Onorevole Giovanardi,
parlo a nome di tutte le madri di ragazzi disabili gravi e gravissimi presenti in ogni regione italiana.
Nei giorni scorsi abbiamo letto il Suo intervento riguardo quell’increscioso episodio di insensibilità che ha coinvolto un padre di Brescia, con difficoltà economiche e l’impossibilità di pagare la retta della mensa scolastica ad uno dei 3 figli.
La risposta del burocrate di turno è quanto di più indecente abbiamo sentito negli ultimi anni, così come indecente è stata la mancanza di ogni provvedimento, perché persone di questo tipo non devono più avere alcun privilegio economico, politico e sociale. Ma ormai siamo abituate a vederne e a sentirne di ogni specie.
Avendo Lei la delega alle Politiche della Famiglia, mi permetto di sollecitarLa ad una particolare attenzione nei riguardi delle famiglie con figli disabili. Queste, spesso numerose, hanno grossi problemi finanziari dovuti alle cure mediche e riabilitative che lo Stato non sempre garantisce. (...)
“Il rispetto dei diritti umani è da sempre al centro della politica del Partito Socialista, in ogni ambito della società civile, dalla tutela delle minoranze, alla tutela dei diritti di genere. Fedeli a quanto previsto dal quarto capitolo del manifesto del PSE, People First, e a quanto disciplinato dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il nostro Partito si impegna ad ogni livello territoriale e nazionale a veicolare nel miglior modo possibile, ogni comportamento idoneo a permettere la consapevolezza della società civile e prendere dunque le difese di tutti quei soggetti ai quali vengono negati tali diritti
In base a ciò, il Partito Socialista Umbro, ritiene necessario intervenire su quanto sta accadendo in Iran alla giovane Sakineh, e alla recente esecuzione della pena capitale di Teresa Lewis nello Stato americano della Virginia, ricordando che tali crimini riguardano purtroppo tante altre donne di cui, però, non siamo a conoscenza a livello internazionale.
La pena di morte rappresenta un orrore della società contemporanea ormai non più accettabile in alcun Paese, la lapidazione rappresenta forse la forma peggiore di applicazione di tale barbarie. Troppe donne, soprattutto nei Paesi Islamici, rimangono vittime di lapidazione condannate da sentenze arbitrarie e per reati, quali ad esempio l’adulterio, che nella gran parte del mondo occidentale rientrano nella sfera delle libertà di autodeterminazione.
Le pratiche violente che vengono inflitte sulle donne come la pena di morte tramite lapidazione oppure l’infibulazione o l’imposizione di indossare il burqua, non sono rappresentative di una particolare forma religiosa, ma costituiscono una forma di oppressione patriarcale che ha come unico scopo quello di annullare il corpo e l’anima delle donne e di far si che, nascoste dietro un velo quadrettato, non osino mai ribellarsi, ma continuino a vivere nel ghetto che qualcun altro ha costruito per loro. Il Partito Socialista dell’Umbria, in collaborazione con il Partito nazionale ed in conformità con la comunità internazionale, ha intenzione di continuare a tenere alta l’attenzione sul caso di Sakineh, consapevoli che la difesa di questa donna equivale alla difesa della democrazia, di tante altre vittime e soprattutto alla difesa della figura della donna, obiettivo che ciascun Paese civile dovrebbe perseguire, anche gli Stati Uniti d’America.”
Aldo Potenza Segretario Regionale Partito Socialista
di Daniela Mignogna. Lettera all' Onorevole Giovanardi
Gentile Onorevole Giovanardi,
parlo a nome di tutte le madri di ragazzi disabili gravi e gravissimi presenti in ogni regione italiana.
Nei giorni scorsi abbiamo letto il Suo intervento riguardo quell’increscioso episodio di insensibilità che ha coinvolto un padre di Brescia, con difficoltà economiche e l’impossibilità di pagare la retta della mensa scolastica ad uno dei 3 figli.
La risposta del burocrate di turno è quanto di più indecente abbiamo sentito negli ultimi anni, così come indecente è stata la mancanza di ogni provvedimento, perché persone di questo tipo non devono più avere alcun privilegio economico, politico e sociale. Ma ormai siamo abituate a vederne e a sentirne di ogni specie.
Avendo Lei la delega alle Politiche della Famiglia, mi permetto di sollecitarLa ad una particolare attenzione nei riguardi delle famiglie con figli disabili. Queste, spesso numerose, hanno grossi problemi finanziari dovuti alle cure mediche e riabilitative che lo Stato non sempre garantisce. (...)
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