5 PER MILLE: UNA RICONFERMA FASULLA


Daniela Mignogna
Segreteria Nazionale- Dipartimento Socio-sanitario

Il Governo approva e conferma, nel cosiddetto "Decreto Milleproroghe", la cifra di 400 milioni di euro, destinati al finanziamento del 5 per mille al Volontariato e tuttavia decide di mantenere il vincolo di una quota, sino a 100 milioni di euro, per le associazioni impegnate nella SLA (sclerosi laterale amiotrofica).
Sarei grata, in particolar modo al ministro dell'Economia Tremonti, se mi volesse chiarire un aspetto della questione, spiegandomi cosa realmente si intende confermare o variare con questa decisione. A mio parere sembra che ad essere stato veramente confermato sia il taglio dei 100 milioni di euro, sui 400 totali, da destinare appunto alle associazioni impegnate nella SLA. E penso anche che con questa decisione si sia totalmente offesa la nostra intelligenza, credendo che cambiando l'ordine degli addenti non cambi nemmeno il risultato. Invece - anche se il risultato apparentemente è invariato - sostanzialmente cambia e di molto, perché in questo modo si è trovato il sistema per confermare quanto già proposto in passato. Un'ottimo escamotage per confondere le idee.
Chi realmente ha ottenuto ciò che voleva sono quelli che tempo addietro avevano proposto il taglio ai fondi del 5 per mille, che ora "molto elegantemente" è stato confermato.
Bisogna riconoscere che Mario Melazzini, presidente dell'AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), con una sua nota metteva in forte evidenza che i famosi 100 milioni di euro da destinare alle associazioni impegnate nella SLA non dovevano essere distolti dalla cifra dei 400 milioni del 5 per mille, bensì previsti al di là di quei fondi!
E' "commovente" sentire certi personaggi elogiare le associazioni di volontariato però, all’atto pratico, ecco che arrivano decisioni quantomeno risibili se non vergognose, come quella che ho cercato di spiegare.

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