Assemblea Socialisti Nord Italia 29 Gennaio 2011 Milano Teatro Parenti

di Rita Cinti Luciani - responsabile nazionale pari opportunità PSI

Care Compagne e compagni è importante trovarci qui a Milano a pochi mesi dalle elezioni amministrative per lanciare il nostro messaggio politico al Paese.
Milano, per tradizione la città riformista, illuminista, capitale della cultura e dell’innovazione, della moda e del lavoro….. oggi capitale della lega !
Siamo qui per far sentire la nostra voce in un momento che non esito, a definire drammatico per il Paese, siamo a far sentire le nostre proposte in un Paese dove chi non è presente in Parlamento non può esprimere opinioni perché oscurato, non ha alcun diritto di cittadinanza.
Un Paese malato, che ha smarrito i ricordi di un percorso di conquiste, anche se in questi giorni in tante città abbiamo celebrato il “Giorno della Memoria” e onorato quanti, sopravvissuti e non,hanno combattuto l’orrore di quegli anni, una delle pagine più tragiche della storia dell’uomo! A volte penso che non sempre siamo degni di tanto sacrificio, di tanti ideali, sovente diamo il senso di una società malata che dà per scontati valori che scontati non sono: Pace, Democrazia, Libertà, Conoscenza.
Oggi guardando a quanto sta accadendo al nostro Paese, provo un’immensa tristezza, per i modelli proposti,tristezza e indignazione anche per il modello di donna proposto da Berlusconi e Company, offensivo della storia delle donne e del contributo che hanno dato spesso tacitamente, alla Storia dell’Italia. Nei centocinquanta anni dell’Unità le donne hanno infatti compiuto passaggi significativi dell’emancipazione politica, economica e sociale. Un risultato importante, frutto di una gran mobilitazione, di movimenti nel mondo culturale e nei partiti. Non possiamo permettere che tutto questo sia spazzato via stando in silenzio. Le donne sono altro rispetto a quanto pensato da Silvio Berlusconi!
Stiamo vivendo una crisi economica, politica e sociale senza precedenti e il nostro Governo con il Presidente del Consiglio in testa, sono quotidianamente impegnati in uno scontro interno ed esterno che non tiene conto dei problemi, ossessionati da chiunque la pensi diversamente, tanto ossessionati da utilizzare il vecchio schema :”sono tutti comunisti”, dimenticando che Berlusconi annovera tra i suoi amici più cari il Compagno Putin!
 Berlusconi nel  primo anno di crisi si è limitato a negarla, mentre la Lega che governa il Paese quasi ininterrottamente da quindici anni, con il suo FEDERALISMO FISCALE FINTO, ha creato un CENRALISMO mai visto prima.
L’Italia oggi sembra aver smarrito completamente la propria idea di sviluppo: cresce il divario tra nord e sud, aumentano i feudi della Lega i cui rappresentanti, quando non si esprimono con volgarità, rifiutano l’inno nazionale nei consigli comunali, tendono a frantumare quell’identità, quel senso d’appartenenza e quel concetto di Stato che tanto faticosamente è stato costruito dai nostri padri con un unico obiettivo:minare l’unitarietà dello Stato approfittando  della crisi politica dei partiti tradizionali e aumentare il proprio potere.
In questo desolante quadro, io penso che i socialisti possano svolgere un ruolo importante mettendo in campo proposte politiche concrete.
Serve un centro-sinistra credibile, una forza riformista che proponga agli italiani un progetto di rilancio dell’economia, di riassetto istituzionale, di riforma del lavoro, investimento in cultura, ricerca e innovazione, portando il Paese fuori dal pantano in cui si trova oggi. Un progetto che fuori dalle spinte giustizialiste ridia fiducia ai tanti elettori che non si riconoscono più in un sistema che sta dando il peggio di sé. Insomma occorre ridare alla politica quell’alto valore che merita, fatto di serietà, rigore e merito.
Questo è il modello che proponiamo ai giovani che sempre più spesso hanno scarse aspettative per il futuro  e sono bombardati da messaggi privi di valore che tendono ad omologarli al ribasso con una sorta di elogio ai furbetti, privi di cultura ma con tanto denaro a disposizione.
Quello cui assistiamo oggi è una forma di decentramento del debito pubblico e taglio lineare e indiscriminato delle risorse agli enti locali senza verificare i centri di spreco; un Governo che continua a scaricare sui comuni il peso delle proprie contraddizioni e il costo di una politica inefficiente e incapace di portare il Paese fuori dalla crisi economica e sociale. Con l’alibi della crisi e dei vincoli europei sta colpendo i livelli di welfare, l’erogazione dei servizi indispensabili( taglio dei fondi sociale – 78% tra 2008 e 2011) danneggiando le fasce dei più deboli, le famiglie.
Noi pensiamo invece che sia necessario cominciare anche a dare un esempio da parte dei rappresentanti del Governo e della politica nella riduzione dei costi e dei privilegi eccessivi, pensiamo sia tempo di rilanciare un nuovo patto tra imprenditori, lavoratori, sindacati secondo una prospettiva moderna ma rispettosa dei diritti. Così come sul fronte istituzionale occorre ripensare con coraggio a nuovi assetti che consentano di contenere le spese e mettere in rete i servizi degli enti locali.
Il 24 marzo i Governi Europei s’incontrano per affrontare il tema dell’euro e il destino di quei Paesi che come il nostro, a differenza della Germania, spendono più di quanto producono. La tentazione di molti investitori è quella di dirottare le risorse verso altri Paesi emergenti, per l’Italia sarebbe un disastro! E il Nostro Presidente del Consiglio cosa propone? Silenzio. La verità è che il centro-destra ha completamente fallito, ingannando gli italiani che meritano di meglio. Ora spetta alle forze politiche dell’opposizione mettere in campo un’alternativa vera e credibile: noi socialiste e socialisti pensiamo di poter dare il nostro contributo.

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